Due viaggiatori entrano in un affitto breve, mentre in hotel c’è coda al check-in: confronto tra le due esperienze turistiche.

Affitti brevi vs hotel: perché i viaggiatori scelgono sempre più spesso gli appartamenti

Sempre più turisti scelgono gli affitti brevi al posto degli alberghi: nel 2024 gli appartamenti vacanza hanno registrato tassi di occupazione e recensioni più alti, grazie a flessibilità, comfort e personalizzazione dell’esperienza

Gli affitti brevi battono gli hotel nelle preferenze dei turisti. I dati raccolti da Confedilizia e Ministero del Turismo lo confermano: la saturazione degli appartamenti prenotabili online è stata superiore rispetto a quella degli hotel per tutto il 2024. Un chiaro segnale che gli utenti preferiscono soluzioni più flessibili e personalizzabili.

Ecco i dati dettagliati del 2024:

  • Aprile: 30,9% affitti brevi vs 29,7% hotel;
  • Maggio: 35,1% vs 33,8%;
  • Giugno: 38,6% vs 35,6%;
  • Luglio: 39,2% vs 38,6%;
  • Agosto: 42,3% vs 38,7%;
  • Settembre e Ottobre: 43% e 40,6% per gli affitti brevi, contro 37,2% e 35,2% degli hotel.

Questa tendenza riguarda sia i turisti italiani che stranieri, e riflette una trasformazione profonda del modo di viaggiare: oggi si prediligono esperienze su misura, ambienti accoglienti e la libertà di organizzare il soggiorno senza vincoli.

Affitti brevi: flessibilità, comfort e libertà

Gli appartamenti turistici offrono vantaggi evidenti: più spazio, privacy, possibilità di cucinare, soggiorni in quartieri residenziali e una varietà di stili e servizi impensabile per la maggior parte degli hotel. Sono ideali per:

  • viaggi in famiglia,
  • gruppi di amici,
  • soggiorni di lavoro o smart working,
  • vacanze lunghe o brevi con budget controllato.

La flessibilità degli affitti brevi si adatta a un turismo in evoluzione: esperienziale, lento, indipendente. Inoltre, permettono una connessione più autentica con il territorio e spesso costi più accessibili rispetto alle strutture alberghiere tradizionali.

Le recensioni online premiano gli appartamenti

Un altro dato significativo: gli affitti brevi ottengono recensioni più alte rispetto agli hotel. Nel 2024:

  • Agosto: 85,2/100 per gli appartamenti, 84/100 per gli hotel;
  • Ottobre: 85,9 per gli appartamenti, 82,6 per gli hotel.

Questo successo si spiega con la qualità percepita dai viaggiatori e con i sistemi di feedback delle principali piattaforme, che premiano l’affidabilità e l’esperienza dell’host. La competizione tra proprietari porta a standard sempre più elevati.

Winter travel: affitti brevi protagonisti del turismo invernale

L’analisi Isnart-Unioncamere mostra come gli affitti brevi dominino anche nella stagione invernale. Le notti prenotate su Airbnb per l’inverno 2024-2025 sono state 4,4 milioni. La pratica del late booking, ovvero la prenotazione all’ultimo minuto, spinge i viaggiatori verso soluzioni immediate e flessibili come gli appartamenti.

Le regioni più richieste sono:

  • Lazio, grazie al Giubileo;
  • Lombardia;
  • Toscana;
  • Veneto;
  • Sicilia;
  • Piemonte;
  • Campania.

Grazie alla Location Intelligence, i dati rivelano anche che le scelte turistiche si basano sempre più su app, geolocalizzazione e acquisti digitali. Gli affitti brevi si dimostrano in sintonia con questo comportamento smart e digitale.

Appartamenti vacanza: risposta alle nuove esigenze dei viaggiatori

Il turismo post-Covid ha ridisegnato abitudini e aspettative. Gli utenti cercano esperienze più autentiche, soggiorni autonomi e ambienti domestici temporanei. Gli appartamenti vacanza rispondono perfettamente a questa domanda.

Chi viaggia per lavoro cerca comfort e connessione Wi-Fi affidabile. Le famiglie vogliono spazi ampi e sicurezza. I giovani preferiscono quartieri centrali e un buon rapporto qualità-prezzo. In tutti questi casi, gli affitti brevi rappresentano la soluzione ideale, spesso più conveniente e funzionale degli hotel.

Turismo culturale e affitti brevi: un binomio vincente

Il 2024 segna anche il consolidamento del turismo culturale, e gli affitti brevi giocano un ruolo chiave. Le località più gettonate includono:

  • Città d’arte: Roma, Firenze, Venezia;
  • Siti Unesco: Siena, Pompei, Verona, Pisa, San Gimignano, Urbino;
  • Aree lacustri: Bellagio, Cannobio, Caldaro.

Il 37% dei turisti culturali (e il 40% degli stranieri) sceglie la destinazione anche in base alla presenza di riconoscimenti Unesco. Gli appartamenti permettono di soggiornare anche nei borghi meno serviti dagli hotel, ampliando le opportunità di accoglienza e favorendo lo sviluppo del turismo diffuso.

Affitti brevi: una risorsa da valorizzare, non da penalizzare

Confedilizia invita le istituzioni ad adottare un approccio costruttivo: gli affitti brevi non sono un problema, ma una risorsa strategica per il turismo. Non sostituiscono gli hotel, li affiancano, arricchendo l’offerta complessiva.

Una regolamentazione equilibrata è auspicabile, ma servono misure che valorizzino i vantaggi per:

  • i territori,
  • i proprietari,
  • i consumatori,
  • l’economia turistica.

Conclusione: perché puntare sugli affitti brevi

Gli affitti brevi rispondono a una domanda in crescita di libertà, comfort e personalizzazione. Sono la soluzione ideale per un turismo più intelligente, digitale e sostenibile. Valorizzarli significa intercettare le nuove esigenze dei viaggiatori, aumentare la competitività delle destinazioni e generare valore per tutto il sistema ricettivo italiano.

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