Il Giubileo 2025 avrebbe dovuto portare a Roma milioni di pellegrini e rilanciare il turismo, ma i numeri raccontano un’altra storia: flussi in calo, affitti brevi in crisi, rincari generalizzati. Ecco cosa non sta funzionando e le soluzioni per salvare l’anno santo
Il Giubileo 2025 avrebbe dovuto rappresentare una svolta per il turismo a Roma, con 35 milioni di visitatori previsti e una ricaduta economica stimata in 17 miliardi di euro. Ma a oggi la Capitale registra numeri deludenti: hotel semivuoti, affitti brevi in calo, prezzi in aumento e una percezione generale di occasione mancata. Dove sono finiti i turisti del Giubileo? E cosa si può fare per invertire la rotta?
Le aspettative (tradite) del Giubileo 2025
Secondo l’Osservatorio sull’Economia del Turismo delle Camere di Commercio, l’anno santo avrebbe dovuto generare 105 milioni di presenze turistiche a Roma. Tuttavia, la realtà racconta un’altra storia: i flussi turistici non stanno decollando e gli indicatori del settore mostrano una chiara frenata.
Durante l’Albergatore Day, il sindaco Roberto Gualtieri aveva parlato di continuità con i dati del 2024, ma Giuseppe Roscioli, presidente di Federalberghi Roma, ha subito ridimensionato le aspettative: le stime erano troppo ottimistiche.
I numeri reali del turismo a Roma nel 2025
Nei primi mesi del 2025, l’occupazione media degli hotel a Roma è diminuita del 3-4% rispetto al 2024, in particolare nelle strutture di fascia alta (4 e 5 stelle). Anche il comparto degli affitti brevi ha subito una battuta d’arresto: nonostante l’aumento dell’offerta – ora circa 10.000 alloggi – il tasso di occupazione è sceso dal 78% al 70%.
I pellegrini non stanno compensando il calo del turismo tradizionale. Preferiscono sistemazioni economiche, spesso religiose o periferiche, fuori dai circuiti alberghieri e dalle piattaforme di affitti brevi. Intanto, molti turisti “laici” evitano Roma per timore del sovraffollamento legato all’evento, con l’effetto paradossale di una città meno affollata, ma più cara.
Affitti brevi e crisi abitativa: il paradosso del Giubileo
L’offerta di case vacanza a Roma è cresciuta sensibilmente, ma le prenotazioni restano stagnanti. Eppure i prezzi aumentano: nel 2025 la tariffa media per notte è salita a 199 € (+5% rispetto all’anno precedente).
Molte case, invece di tornare sul mercato degli affitti a lungo termine, si spostano su quello a medio termine, contribuendo alla crisi abitativa nella Capitale. Secondo gli esperti, le nuove normative – come il Codice Identificativo Nazionale (CIN) e i requisiti di abitabilità – hanno avuto un impatto minimo sull’offerta reale, senza effetti significativi per i residenti.
Roma sempre più cara: rincari generalizzati per cittadini e turisti
Nonostante la domanda debole, Roma continua a diventare più costosa. L’Unione Nazionale Consumatori ha rilevato un tasso d’inflazione del 2%, superiore alla media nazionale, con un aumento della spesa annua di 518 € per famiglia.
I rincari principali:
– Roma Pass (72 ore): da 52 € a 58,50 €
– Taxi: introduzione di una tariffa minima di 9 €
– Permessi ZTL per bus turistici: triplicati
– Ristorazione: aumenti su caffè, panini, pizze e pasti completi
Perché il Giubileo 2025 non sta funzionando?
1. Sovrastima dell’impatto turistico
Come spesso accade nei grandi eventi, le previsioni iniziali erano eccessivamente ottimistiche.
2. Promozione internazionale insufficiente
La campagna di comunicazione per il Giubileo è stata poco incisiva all’estero, con scarsa collaborazione con tour operator e piattaforme globali.
3. Infrastrutture inadeguate
I ritardi in alcuni cantieri, un sistema di trasporti fragili e la gestione urbana carente compromettono l’esperienza dei visitatori.
4. Offerta turistica poco diversificata
Roma ha puntato quasi esclusivamente sul turismo religioso, senza valorizzare a sufficienza cultura, gastronomia ed eventi collaterali.
Come rilanciare il turismo a Roma nel 2025
1. Rafforzare la promozione internazionale
Serve una campagna strategica sui mercati esteri, in collaborazione con agenzie di viaggio, tour operator e influencer.
2. Ampliare e differenziare l’offerta
Concerti, mostre, itinerari enogastronomici e culturali possono attirare pubblici diversi dal pellegrino tradizionale.
3. Migliorare infrastrutture e accoglienza
Velocizzare i lavori pubblici, potenziare i trasporti e garantire pulizia e sicurezza nei quartieri turistici è fondamentale.
4. Riformare il sistema degli affitti brevi
Norme più efficaci, incentivi al ritorno sul mercato residenziale e disincentivi alla speculazione possono ridurre la pressione abitativa.
5. Sostenere i proprietari con soluzioni smart per affitti brevi
Nel contesto del Giubileo 2025, uno dei bisogni più urgenti per host e gestori di strutture ricettive è ottimizzare tempi e costi, soprattutto nella gestione del check-in. Aziende come Vikey, attiva dal 2016 nel supporto ai property manager e gestori di hotel, offrono soluzioni digitali avanzate per aumentare la redditività degli alloggi anche in periodi di incertezza.
La piattaforma integrata – hardware e software – di Vikey consente l’apertura da remoto tramite smartphone, automatizzando tutte le fasi del check-in e del check-out, inclusa la raccolta documenti e il pagamento dei servizi extra. Questo permette di gestire prenotazioni last minute, ridurre i costi operativi e migliorare l’esperienza dell’ospite. Una risorsa chiave per chi desidera valorizzare al meglio la propria casa vacanza, anche a Roma.
Conclusioni
Il Giubileo 2025 resta un’opportunità straordinaria per Roma, ma gli effetti positivi non si sono ancora manifestati in modo concreto. Serve un cambio di passo deciso: strategie di lungo periodo, promozione intelligente, infrastrutture adeguate e una nuova visione dell’accoglienza turistica.
Solo con l’impegno coordinato di istituzioni, imprese e cittadini sarà possibile trasformare il Giubileo da occasione mancata a motore reale di crescita per la città.