Adottare soluzioni ecosostenibili negli affitti brevi non è solo una scelta etica: è una strategia che aumenta reputazione e competitività. Ecco perché e come adottarla
Il settore degli affitti brevi è in continua crescita, spinto dalla ricerca di esperienze autentiche e flessibili da parte dei viaggiatori. Questa espansione, però, porta con sé una sfida cruciale: ridurre l’impatto ambientale, sociale ed economico delle strutture ricettive. È qui che entra in gioco l’economia circolare, un modello che mira a ottimizzare le risorse, ridurre gli sprechi e valorizzare il territorio, trasformando la sostenibilità in un vero vantaggio competitivo.
In un mercato sempre più attento ai criteri ESG (Environmental, Social, Governance), adottare pratiche eco-friendly non è più soltanto un gesto etico: è una strategia che permette di emergere, attrarre ospiti consapevoli e ottenere un posizionamento migliore sulle piattaforme di prenotazione.
Sostenibilità come scelta etica e strategica
L’approccio circolare negli affitti brevi si traduce in azioni concrete che migliorano l’esperienza dell’ospite e, allo stesso tempo, riducono i costi di gestione. Alcuni esempi:
- Efficienza energetica: lampadine a LED, domotica, elettrodomestici a basso consumo e riduttori di flusso per l’acqua.
- Arredi eco-friendly: legno certificato FSC, tessuti biologici, vernici naturali, riuso e restauro di mobili.
- Gestione dei rifiuti: raccolta differenziata ben organizzata, riduzione della plastica monouso, compostaggio.
- Coinvolgimento del territorio: partnership con artigiani e produttori locali, promozione di esperienze autentiche e rispettose dell’ambiente.
- Mobilità sostenibile: biciclette, monopattini elettrici e indicazioni chiare per l’uso dei trasporti pubblici.
Queste pratiche non solo riducono l’impronta ecologica delle strutture, ma aumentano la percezione di valore da parte dei viaggiatori, che associano la sostenibilità a qualità e autenticità.
La reputazione online come leva competitiva
Uno degli aspetti più rilevanti della transizione sostenibile riguarda la reputazione online. Secondo il Traveller Value Index di Expedia Group, il 90% dei viaggiatori sceglie una struttura anche in base alle sue caratteristiche di sostenibilità e oltre il 50% è disposto a pagare di più per soggiorni eco-friendly.
Le piattaforme come Airbnb e Booking.com hanno introdotto badge e certificazioni per le strutture sostenibili, premiando con maggiore visibilità chi dimostra attenzione a questi aspetti. Allo stesso tempo, recensioni positive e un posizionamento di rilievo negli algoritmi di ricerca garantiscono un ritorno economico diretto.
In questo senso, la sostenibilità è strettamente collegata alla guest experience. Accoglienza di qualità, servizi aggiuntivi eco e trasparenza sulle scelte green, infatti, possono trasformarsi in recensioni a 5 stelle. Come sottolineato anche nell’approfondimento di Vikey su guest experience e recensioni, la cura dei dettagli è ciò che distingue un soggiorno ordinario da un’esperienza memorabile: integrare la sostenibilità in questo percorso rafforza la reputazione e stimola la fidelizzazione.
Servizi eco-friendly che fanno la differenza
Per rendere concreta la propria vocazione green, i proprietari possono integrare servizi aggiuntivi che valorizzano l’esperienza degli ospiti:
- Welcome kit sostenibile: borracce riutilizzabili, prodotti bio locali, saponi solidi o in dispenser ricaricabili.
- Informazioni pratiche: guide digitali, QR code con consigli per comportamenti responsabili, mappe pedonali e ciclabili.
- Esperienze locali eco: trekking, birdwatching, workshop con artigiani sostenibili, convenzioni con ristoranti biologici.
- Supporto alla mobilità elettrica: segnalazione delle colonnine di ricarica e parcheggi riservati per veicoli elettrici.
Anche piccole azioni possono generare un grande impatto: riducono l’impatto ambientale, aumentano il valore percepito e rafforzano l’identità della struttura come ospitalità responsabile.
ESG e vantaggio competitivo: cosa dicono i dati
Le ricerche confermano una tendenza ormai consolidata. Uno studio Halldis mostra che circa l’80% degli ospiti considera i criteri ESG nella scelta della struttura, mentre secondo il Sustainable Travel Report di Booking.com l’81% dei viaggiatori ritiene fondamentale viaggiare in modo sostenibile.
La sostenibilità, dunque, non è più un optional: è un criterio determinante nella scelta dell’alloggio. Gli affitti brevi hanno un’opportunità unica rispetto agli hotel tradizionali: grazie alla loro flessibilità, possono adottare soluzioni green più velocemente e con costi ridotti, trasformando il proprio impegno in un elemento distintivo sul mercato.
Conclusione: un investimento che genera valore
Adottare un modello di economia circolare negli affitti brevi significa coniugare etica e strategia, ottenendo vantaggi tangibili su più fronti:
- Ambientale, con una riduzione dell’impatto;
- Economico, grazie a risparmi e minori costi di gestione;
- Reputazionale, con recensioni migliori, maggiore visibilità e fidelizzazione degli ospiti.
In un mercato turistico sempre più competitivo, la sostenibilità non è più solo un dovere verso l’ambiente, ma un vero e proprio asset strategico. Gli host che scelgono questa strada non solo contribuiscono a un turismo più responsabile, ma costruiscono le basi per una crescita duratura e riconoscibile, differenziandosi in un settore in continua evoluzione.