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Self Check-in: cosa dicono le statistiche

Il Self Check-in, cioè lo strumento di check-in automatico che consente agli ospiti di hotel, case vacanze o b&b di accedere direttamente in stanza mediante soluzioni domotiche messe a disposizione dalla struttura, rappresenta ormai il futuro dell’Hospitality.

Si tratta infatti di una grossa opportunità per gli host che mediante il check-in automatico possono consentire agli ospiti di entrare in appartamenti o camere senza il bisogno che il personale della struttura sia presente fisicamente al momento dell’arrivo per la consegna delle chiavi.

Non solo, ma grazie al Self Check-in è possibile anche automatizzare l’invio dei documenti d’identità al Portale Alloggiati e riscuotere tutti i pagamenti dell’ospite, compresa la tassa di soggiorno, alleggerendo dunque il carico di lavoro della reception.

Numeri alla mano, scopriamo insieme le ultime statistiche che confermano l’ascesa di questa tecnologia.

Diminuzione dei tempi d’attesa

Dopo l’introduzione di soluzioni automatizzate per il controllo dei passaporti presso i punti di controllo doganale, gli aeroporti JFK e Newark Liberty hanno registrato una diminuzione del 22% dei tempi di attesa dal 2013 al 2014. 

Lo stesso è accaduto presso alcuni ristoranti che offrivano la possibilità di ordinare e pagare self service, dove uno studio del 2019 ha rilevato che il 30% dei clienti preferiva fare da sé piuttosto che mettersi in fila dal cassiere se le due code erano della stessa lunghezza.

Secondo un altro sondaggio di PYMTS, il 49,4% dei clienti al dettaglio utilizza le casse self-service perché ritiene che l’esperienza sia più veloce, mentre il 34,7% le utilizza perché ha file più brevi. 

Queste tendenze possono essere tradotte nel settore alberghiero, il che significa che il Self Check-in può ridurre notevolmente i tempi di attesa alla reception, aumentando la soddisfazione degli ospiti.

Velocità nei pagamenti

Nei supermercati, la quasi totalità degli intervistati in uno studio di Shekel Brainweigh ha affermato che il pagamento veloce migliorerebbe notevolmente anche la propria esperienza d’acquisto. 

Per questo preferiscono di gran lunga le casse self service, più rapide rispetto alla cassa ordinaria.

Inoltre uno studio americano del 2019 mostra utilizzo e interesse dei consumatori nell’utilizzo delle casse self-service in negozio. Il 59% dei giovani tra i 18 ei 34 anni e il 39% dei soggetti tra i 55 ei 65 anni hanno riferito di utilizzare regolarmente le casse automatiche.

Nel turismo, quando gli ospiti hanno fretta potrebbero sentirsi frustrati se l’unica opzione per effettuare il check-in è aspettare in una lunga fila di altri ospiti. È per questo che un Self Check-in sarebbe l’ideale sia per loro che per lo staff della struttura.

Molto interessanti sono alcuni studi sulle preferenze dei consumatori per le modalità di pagamento digitali.

Un sondaggio condotto da Rapyd nel 2020 ha rilevato che il 60% dei consumatori prevede di utilizzare metodi contactless come Apple Pay o Google Pay anziché contanti, il che, per gli host, significa che gli ospiti sono disposti a pagare il soggiorno tramite Self Check-in piuttosto che affidarsi al personale della reception per gestire i contanti.

Addirittura uno studio condotto da Mastercard ha mostrato che il 79% dei consumatori in tutto il mondo e il 91% nella regione Asia-Pacifico optano per metodi di pagamento contactless invece di carte fisiche o contanti.

Opportunità cross-selling

Tra i casi di successo, la catena di fast food statunitense Taco Bell ha riscontrato che il valore medio degli ordini è aumentato del 20% dopo aver implementato la possibilità di ordinare tramite app.

Non solo, ma la personalizzazione e la gestione autonoma del proprio menù ha invogliato i clienti a ordinare ingredienti e pietanze aggiuntive.

Un altro studio condotto da Oracle invece ha evidenziato come in uno stadio i tifosi sarebbero stati ben lieti di spendere altri $ 20 in cibo e bevande se avessero trascorso la metà del tempo in fila.

La stessa tendenza può essere applicata anche nel mondo dell’Hotellerie perché gli ospiti potrebbero essere più propensi ad acquistare servizi extra tramite una piattaforma self-service rispetto alla reception, evitando code e impiegando i tempi di attesa risparmiati nel concedersi il piacere di un upgrade. A tal proposito il Self Check-in di Vikey funge da vero e proprio Digital Concierge in quanto dal momento della prenotazione e per tutta la durata del soggiorno gli ospiti potranno acquistare e/o prenotare servizi aggiuntivi ed esperienze offerte dalla struttura come per esempio escursioni, cene, colazione, transfer e altro.

Automazione e accuratezza nell’esecuzione delle operazioni burocratiche

L’Intelligenza Artificiale sta già diventando una parte regolare della nostra vita quotidiana.

Secondo McKinsey, le aziende potrebbero liberare gran parte del loro tempo automatizzando le attività di elaborazione dei dati. Gli agenti della reception, ad esempio, passano ore a inserire anagrafiche, a registrare pagamenti o a compilare report vari.

Il Self Check-in di Vikey consente all’ospite di caricare foto e i propri dati identificativi, nonché altri documenti necessari per il soggiorno. La piattaforma invierà in automatico le schedine al Portale Alloggiati Web, calcolerà la tassa di soggiorno e consentirà di comunicare le presenze all’ISTAT attraverso il file che si auto compila con i dati raccolti. Un notevole alleggerimento del carico di lavoro alla reception.

Ora che hai letto gli ultimi dati sulla grande opportunità offerta dal Self Check-in per le strutture ricettive, vuoi sapere come migliorare il tuo lavoro e il fatturato?

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