La ripartenza del turismo.

VikeyPedia: le parole chiave della ripartenza del turismo

Ogni mese su Vikey.it 12 parole chiave e termini tecnici da conoscere per non essere impreparati a gestire la parte più burocratica del mondo del turismo. Per giugno ecco i vocaboli e le espressioni da conoscere per affrontare la ripresa del turismo nel migliore dei modi

Certificazione verde

Il Green Pass italiano per gli spostamenti è stato tradotto anche nel nome: entra in funzione dal 15 giugno e viene rilasciato a chi è stato vaccinato contro il covid-19 da 15 giorni con almeno una dose, a chi ha superato il covid-19 e ha ancora gli anticorpi oppure a chi ha effettuato un tampone rapido o molecolare nelle 48 ore precedenti con risultato negativo. La sua funzione originaria era quella di permettere gli spostamenti tra regioni arancioni e rosse che nel frattempo sono sparite. Nel frattempo è stato reso obbligatorio per partecipare a cerimonie quali i matrimoni e si pensa di estenderne l’uso per poter accedere a eventi e discoteche. Si tratta dunque di tre documenti con tre validità differenti: la certificazione verde da vaccino è valida fino a nove mesi dopo la seconda dose, il certificato da guarigione è valido 6 mesi e quello da tampone 48 ore.

Eu Digital Covid Certificate

Il nome ufficiale del Green Pass europeo: dal 1° luglio consentirà lo spostamento senza quarantena tra i Paesi dell’Unione Europea e con altri che nel frattempo avranno aderito. Consiste in un QR code da esibire ai controlli e che attesti: l’avvenuta vaccinazione (doppia dose, quando prevista), la guarigione dal covid-19 o un tampone negativo effettuato nelle 72 ore precedenti. Avrà validità un anno e semplificherà i viaggi all’interno dell’Unione Europea. Non sarà compito del gestore di una struttura ricettiva verificarne la validità. I vaccini validi per gli spostamenti sono quelli approvati dall’EMA (al momento Pfizer, Moderna, Johnson&Johnson, Astrazeneca)

Flessibilità

Una delle principali richieste dell’ospite post covid: flessibilità nelle politiche di cancellazione e flessibilità nell’orario di arrivo. Questo perché l’incertezza rispetto alle possibilità di viaggiare regna sovrana e non è ancora possibile programmare come un tempo: sono all’ordine del giorno cancellazioni di voli e riprenotazioni, mentre nel prenotare c’è chi aspetta che tutto il nucleo familiare sia vaccinato per viaggiare con il green pass. La situazione rende meno preferibili tutte quelle situazioni in cui c’è una prenotazione non rimborsabile o viene trattenuta una notte in caso di disdetta. Gli operatori dovranno imparare a gestire il last minute e dovranno essere più disponibili anche sugli orari di arrivo: un ritardo o un imprevisto sono sempre possibili. Valutare anche le possibilità di un self check-in

Overbooking

Il principale spauracchio degli imprenditori dell’hospitality in questo periodo è di avere le date bloccate da qualcuno che poi cancellerà la prenotazione. Specialmente quando scopri che il canale da cui ha prenotato ti indica che ha solitamente una percentuale di cancellazione molto alta. Cosa fare in questo caso? Aspettare o rischiare l’overbooking?
L’overbooking sostanzialmente è questo, la prenotazione doppia di una stessa data: può capitare quando si gestiscono i canali con strumenti manuali e non si fa in tempo ad aggiornare i calendari su canali diversi. Ma può anche essere una scelta deliberata che poi va gestita: si accettano prenotazioni in più ipotizzando una cancellazione, ma se poi questa non avviene sarà obbligatorio riproteggere l’ospite in una struttura di pari livello senza aggravio di spese: d’estate non è così facile.

Passenger Locator Form (PLF)

Il PLF è il questionario digitale obbligatorio da compilare per chi arriva in Italia, con qualunque mezzo utilizzato. ll Passenger Locator Form è un modulo per la localizzazione del passeggero che contiene le informazioni utili all’Autorità Sanitaria nazionale per poter contattare tempestivamente il viaggiatore in caso di esposizione a malattia infettiva durante il viaggio. Le informazioni riguarderanno l’itinerario di viaggio, il posto a sedere sull’aereo, il recapito telefonico e indirizzo di permanenza in territorio nazionale, nonché i compagni di viaggio e un contatto di emergenza. Bisogna compilarne uno per passeggero all’indirizzo https://app.euplf.eu/#/. Buona norma segnalarlo ai propri ospiti prima dell’arrivo.

Quarantena

Per chi arriva in Italia da Paesi Extra EU è obbligatoria la quarantena, vale a dire un isolamento fiduciario di 10 giorni. Questa restrizione in linea di massima inibisce gli arrivi in una destinazione, ma potrebbe anche verificarsi il caso di chi può stare per un periodo molto lungo, ad esempio 1 mese, e non ha problemi a passare i primi 10 giorni in un alloggio bene attrezzato.

Self Check-in

La possibilità di fare il check-in in autonomia, permettendo all’ospite di sbrigare online le pratiche per l’ingresso in casa o in hotel, e rimandando magari a un momento successivo l’accoglienza vera e propria, è una delle possibilità più apprezzate in tempi di pandemia in cui gli orari possono variare da un momento all’altro e molti ospiti sono meno socievoli che in passato. Gli strumenti attuali permettono di gestire tutta la procedura da remoto, è solo importante spiegare bene come avviene il processo: non tutti gli ospiti hanno necessariamente una buona preparazione informatica. Per dare un’occhiata alle soluzioni di self check-in proposte da Vikey, sbircia questo link.

Tampone

Esistono due tipi di tampone per verificare la presenza di infezione da covid-19: il tampone rapido antigenico e il tampone molecolare. Il primo rileva solo le proteine superficiali del virus (gli antigeni), è tipicamente poco invasivo con prelievo solo dal naso e permette di dare una risposta rapida in 15 minuti. In caso di positività di solito ne viene effettuato un altro molecolare per conferma. Il tampone molecolare permette l’identificazione dell’RNA virale del Sars-Cov-2 attraverso il prelievo di campioni dal naso e della faringe, è leggermente più invasivo come test e richiede alcune ore per il risultato.

Viaggiare Sicuri

Viaggiare Sicuri è il sito della Farnesina dove reperire le informazioni ufficiali sulle restrizioni di viaggio presenti in altri Paesi, molto utile per capire su quali mercati turistici dirigere la propria azione in questo momento. E’ raggiungibile all’indirizzo http://www.viaggiaresicuri.it/. Una curiosità: il sito non è mai stato aggiornato al protocollo https, motivo per cui Google, a dispetto del nome, continua a classificarlo come “sito non sicuro”.

Volo Covid Tested

I voli covid tested sono speciali voli con procedure di imbarco sicure e tamponi pre partenza che consentono di evitare la quarantena in arrivo ai turisti fuori Unione Europea. Al momento possono utilizzarli i passeggeri provenienti da Stati Uniti, Canada, Giappone ed Emirati Arabi verso gli aeroporti di Milano Malpensa, Roma Fiumicino, Napoli e Venezia. Finchè non sarà approvato un green pass valido verso questi Paesi i flussi turistici saranno determinati dagli arrivi di questi voli.

Workation

Il nuovo trend del 2021 sembra essere quello di permettere di lavorare mentre si è in vacanza. Dall’unione delle parole Work + Vacation è nato il neologismo Workation che promette di essere la nuova frontiera dei così detti nomadi digitali, chi lavora sul web e decide di farlo viaggiando da un posto all’altro. Questo nuovo pubblico è formato da viaggiatori esigenti che richiedono connessioni potenti, postazioni comode ed ergonomiche, illuminazione e punti corrente disposti in maniera adeguata e perdite di tempo ridotte al minimo. Ma sanno anche essere generosi se trovano tutto questo: non lasciateveli scappare.

Zone colorate

In Italia abbiamo imparato a distinguere le regioni in bianche, gialle, arancioni e rosse e sappiamo che solo nelle prime due è possibile spostarsi liberamente per turismo. In quelle arancioni e rosse serve un green pass, ma si spera di non vederne altre, neanche dopo l’estate. In Europa però le classificazioni sono diverse e potrebbero influenzare la scelta di una destinazione: le zone con bassi contagi sono quelle verdi, poi abbiamo zone gialle, arancione, arancione scuro e rosse. Secondo gli ultimi aggiornamenti in Italia l’unica zona verde è il Molise mentre la Sardegna è molto vicina al traguardo: il resto d’Italia è zona gialla. Le altre zone verdi al momento della stesura sono nell’est Europa e in Scandinavia più due isole: Islanda e Malta. Potete consultare la mappa, curata dall’ECDC, a questo link

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Vikey Talkie: la ripartenza del turismo

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